Settembre è tempo di fichi d’india, un frutto molto particolare prodotto dall’omonima pianta.
Anche se il loro aspetto non sembra alquanto attraente a causa di tutte quelle spine, il fico d’india è un frutto davvero buonissimo, dalla polpa dolce ed aromatica.
Essa è ricchissima di carotenoidi, antiossidanti e fibre come la pectina che favorisce l’eliminazione del colesterolo “cattivo”, riducendone la presenza sia nel sangue, sia nel fegato, contrastando pressione alta e trigliceridi.
Il colore dei fichi d’india varia in base alla varietà di pianta a cui appartengono; i miei di un colore arancio intenso provengono sicuramente da una pianta appartenente alle solfarine mentre se virano al rosso porpora alla varietà sanguigna, se al bianco alla specie muscaredda.
Per rendere liscia ed uniforme la mia composta, andrò a passare con l’aiuto di un semplice passaverdure i frutti sbucciati prima di cuocerli.
I semi separati dalla polpa potete anche utilizzarli per realizzare una farina di semi di fico d’india, ma io deve essere onesta non l’ho mai provata.
Passaggio molto importante per la realizzazione di questa ricetta è sterilizzare prima i vasetti in vetro da conserva, così da evitare la formazione di muffe e batteri.
Effettuare questo passaggio è davvero molto facile; vi basterà far bollire in acqua per 30 minuti i vasetti e i rispettivi coperchi.
Una volta pronti lasciarli ad asciugare su un canovaccio pulito fino al momento dell’utilizzo.
In questo modo la vostra composta si conserverà perfettamente chiusa in dispensa per un anno!
Seguendo questa ricetta senza glutine potrete preparare un’ottima confettura ideale da spalmare sul pane o fette biscottate all’ora della colazione o per guarnire torte e crostate.
Ottima anche se abbinata ad un tagliere di formaggi, con il suo gusto dolce contrasterà alla perfezione la sapidità del formaggio.
Vediamo ora come prepararla…